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Libero accesso alla cultura scientifica

Il sistema universitario piemontese dedica una settimana di incontri all'"open access" alla conoscenza scientifica

Condivisione dei risultati della ricerca, libero accesso alle pubblicazioni scientifiche, trasferimento tecnologico e di sapere verso cittadini e imprese: ecco le parole chiave dell’Open Access, il movimento nato con la Dichiarazione di Berlino del 2003 e poi sostenuto in Italia con la Dichiarazione di Messina del 2004.

Una filosofia che si inserisce nella tradizione di grandi università come il MIT di Boston, l’Università di Harvard e fortemente sostenuta dalla Commissione Europea e che, nella settimana dedicata all’Open Access, vede Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale e Politecnico impegnati nel sottolineare l’importanza del libero accesso alle conoscenza prodotta dalle università per lo sviluppo non solo della ricerca scientifica, ma dell’intera società.

Open access week 2012In questo momento, infatti, la conoscenza prodotta dalle università, quasi sempre con fondi pubblici, è accessibile spesso solo sostenendo gli elevanti costi di abbonamento alle riviste scientifiche.

Con iniziative diverse, adottate dagli Atenei piemontesi, l’università intende promuovere l’idea di conoscenza come un vero e proprio bene comune, di cui potranno beneficiare tutti, dal sistema produttivo ai singoli cittadini.

I tre Atenei presenteranno ciascuno la propria esperienza e si confronteranno con il sistema produttivo e con la società civile su queste tematiche in tre diversi appuntamenti:

- 23 ottobre 2012- Politecnico di Torino - "OpenAccess@Polito: esperienze e prospettive"

Dal lancio nel maggio 2011 dell’archivio istituzionale PORTO (Publication Open Repository TOrino) sono state potenziate le azioni e le buone prassi a sostegno delle pubblicazioni ad accesso aperto che hanno coinvolto l’intera comunità accademica. L’obiettivo del seminario è quindi di fornire una panoramica delle azioni che il Politecnico e la sua comunità hanno attuato e possono attuare sul tema dell’accesso aperto, dall’impatto citazionale alle politiche di incentivo, dall’editoria open access agli archivi istituzionali ad accesso aperto. Interverranno i docenti  e i responsabili degli uffici di Ateneo che svolgono attività su cui l'Open Access ha una forte ricaduta. Sarà un’occasione in cui le componenti accademiche, espressioni delle varie aree scientifiche e gestionali, potranno confrontarsi sul tema dell’accesso aperto alla ricerca illustrando le loro esperienze e proposte.

- 24 ottobre2012- Università degli Studi di Torino - "Comunicazione scientifica e Open Access: opportunità per una scienza che cambia "

Internet ha modificato sia il modo di fare scienza sia il modo di comunicarla.  La prima sessione, “Comunicare la nuova scienza”, presenta il nuovo concetto di scienza “data-driven”, in cui i datasets disponibili in Internet possono cambiare il modo di fare ricerca. Si parlerà poi delle rinnovate funzioni assegnate alle riviste scientifiche, di “nanopublications”, di “enhanced publications”, “liquid publications”, che permettono di comunicare e leggere la scienza in modo  inedito, diverso dal tradizionale articolo scientifico. Da ultimo, attraverso l’esperienza di una ricercatrice, l’incontro permetterà di capire meglio come strumenti di academic social networking come Mendeley, Research Gate, Academia.edu hanno modificato il modo di condividere i risultati della ricerca e hanno favorito la nascita di gruppi virtuali di collaborazione.

La seconda sessione, “Editori italiani, Open Access e la scienza che cambia” riunirà poi intorno a un tavolo alcuni editori italiani, che si confronteranno con la realtà della scienza in profondo divenire.

- 26 ottobre2012- Università del Piemonte Orientale "Il futuro open della ricerca: iniziative e progetti per l'accesso aperto alla letteratura scientifica"

Il seminario tenterà una sintesi di ciò che l’open access ha prodotto finora, ma soprattutto di quello che si propone per gli anni a venire a favore della ricerca, prendendo spunto da un importante anniversario: i 10 anni dalla Budapest Open Access Initiative (BOAI), la dichiarazione di principi del movimento dell’accesso aperto.  Un ponte fra passato, presente e futuro, attraverso l’illustrazione di progetti concreti e iniziative di vario respiro, per cercare di delineare una prospettiva in linea con le raccomandazioni che il gruppo di esperti promotori della BOAI ha stilato per i prossimi 10 anni. Interverranno relatori provenienti da vari ambiti, non solo dal mondo dell’università e della ricerca, al fine di acquisire un panorama diversificato su iniziative e progetti che riguardano la diffusione della letteratura scientifica ad accesso aperto ma anche gli open data.

Informazioni: www.polito.it


 

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