Sembra evanescente come un ologramma, ma in realtà è solidissimo. E’ ideale per rivestimenti isolanti, flessibili e ultraleggeri, ma potrà essere usato anche per l’abbigliamento.
Arriva dai laboratori NASA e ha proprietà che definire stupefacenti è poco. Stiamo parlando del materiale solido più leggero e più isolante al mondo. Si tratta di un aerogel, ovvero una schiuma solida composta al 99.8 percento di aria.
Gli aerogel tradizionali sono utilizzati da decenni per le applicazioni più varie, compresa la realizzazione del “racchettone spaziale” grazie al quale la sonda Stardust catturò, nel gennaio del 2004, campioni di polvere della coda della cometa Wild 2 per riportarli a Terra. Quello presentato recentemente al 244esimo meeting della American Chemical Society è una sorta di aerogel all’ennesima potenza, fino a 500 volte più resistente dei suoi predecessori in silice e mille volte meno densa del vetro.
Due le tecniche di produzione del nuovo materiale. In un caso, gli scienziati hanno alterato l’architettura interna dell’aerogel in silice tradizionale aggiungendo un polimero che ne irrobustisce la struttura. Nell’altro, invece, sono partiti da un polimero plastico incredibilmente resistente alle alte temperature e all’usura, la poliimmide, ulteriormente rafforzato da supporti incrociati.
Uno strato sufficientemente spesso di questa sostanza è in grado di sostenere il peso di un’autovettura. Ma i nuovi aerogel possono essere prodotti anche in forma sottile, pellicole così flessibili da aprire la strada a una grande varietà di applicazioni industriali e commerciali.
In particolare, è il materiale perfetto quando occorre un eccellente isolamento termico abbinato a un peso e a un ingombro ridotti. Per la realizzazione di capi d’abbigliamento e sacchi a pelo hi-tech, per esempio, ma anche per rivestire frigoriferi e congelatori con maggiore efficacia e minori spessori di quanto non avvenga oggi. Per non parlare delle mura domestiche: a parità di spessore il nuovo aerogel ha un potere isolante da 5 a 10 volte superiore a quello dei migliori materiali adottati attualmente. Così che per ottenere un isolamento termico equivalente a una parete di 7-8 centimetri di lana di vetro è sufficiente un foglio di aerogel spesso appena 6 millimetri.
Ma è lassù nello spazio, al di fuori dell’atmosfera terrestre, che la NASA sta per mettere alla prova la miracolosa sostanza. L’ambizione è quella di sfruttarne la flessibilità, la leggerezza e la resistenza per realizzare uno scudo termico gonfiabile, come un pallone, da attivare nella fase di rientro in atmosfera delle capsule provenienti dalla Stazione spaziale. Anche le tute per gli astronauti, però, potrebbero trarre parecchi vantaggi dal suo potere isolante.