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Lampi e saette, e improvvisamente l'antimateria si "materializza"

Il telescopio Fermi della NASA è stato autore di un'osservazione di eccezionale portata scientifica.

AntimateriaEcco uno dei casi in cui cercando di captare fenomeni che si suppone accadano lontano dalla nostra Terra nel tempo e nello spazio, ci si imbatte invece in una stupefacente scoperta che avviene proprio sopra la nostra testa.

Il “Fermi Gamma-ray Space Telescope”, telescopio spaziale della NASA, ha registrato infatti un fenomeno ora definito come la più importante scoperta nel campo delle scienze della terra degli ultimi tempi, ovvero la produzione di antimateria nell’atmosfera terrestre.

Di per sè, la produzione di antimateria è un fenomeno ben noto nel cosmo, ma non era mai successo di intercettare tale fenomeno all’interno dell’atmosfera terrestre. Il fenomeno è stato individuato e fotografato in corrispondenza di potenti temporali sopra il cielo Africano.

Il telescopio Fermi, in orbita a oltre 500 km di altezza, è concepito per studiare e monitorare la produzione di quelli che vengono definiti “ eventi ad alta energia” dell’Universo, in particolare quelli che emettono raggi gamma.

Mentre sorvolava i cieli Africani, come detto, il telescopio ha registrato una scarica di antimateria proprio al di sopra del temporale. Gli scienziati ritengono che le particelle di antimateria si siano formate all'interno di un brevissimo flash di raggi gamma, noto come TGF, Terrestrial gamma-ray flash, correlato con i fulmini che si scatenano nel cuore delle tempeste.

AntimateriaGli strumenti di Fermi hanno rilevato raggi gamma dotati di una energia pari a 511mila elettronvolt, un segnale che indica senza dubbio che sono stati generati dallo scontro tra gli elettroni e le loro antiparticelle, i positroni, con conseguente annichilazione e formazione di antimateria.

Gli esperti della NASA, che hanno presentato la notizia durante il recente convegno dell'American Astronomical Society, spiegano che, in presenza di determinate condizioni, il campo elettrico presente nel cuore del temporale diventa così forte che viene sparato un potente flusso di elettroni verso l'alto ad una velocità quasi pari a quella della luce.  Normalmente alla collisione dei suddetti elettroni con le molecole presenti nell'atmosfera corrisponde l'emissione di TGF.

Quando questi lampi super-energetici passano accanto al nucleo di un atomo, lo colpiscono e lo spaccano in due,  generando una coppia di particelle opposte: un elettrone e il suo contrario, un positrone, ovvero l’antimateria. L'esplosione è così forte da generare lampi che, sebbene prodotti solamente a una quindicina  di km sopra le nostre teste, schizzano oltre l'atmosfera terrestre, tanto da essere stati intercettati da Fermi  a 500 km di altezza.

Il telescopio Fermi e' riuscito a vederli grazie ai rivelatori del telescopio spaziale, progettati per catturare i raggi gamma emessi dai fenomeni piu' violenti dell'universo, come le esplosioni di supernovae.  Molto  lavoro aspetta adesso agli scienziati, resta ad esempio da chiarire il ruolo giocato dai fulmini.

 

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