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L'apiario in città

Ospitato nel tranquillo ambiente dell'Orto Botanico torinese un innovativo esempio per la preservazione di questi preziosi insetti.

Cosa ne sarebbe della vita sulla Terra se scomparissero le api? Considerando che l'84% delle specie vegetali vive e si riproduce grazie alle api, è facile arrivare alla logica conclusione che senza questi preziosi insetti non potrebbe esserci vita sul pianeta terra in quanto gli elementi di nutrizione e l'ossigeno per gli esseri viventi, uomo incluso, naturalmente,  provengono dai vegetali.  Le api, grazie alla loro attività di impollinazione, garantiscono Il mantenimento della biodiversità vegetale, cioè della presenza sul nostro pianeta di un adeguato numero di specie di piante spontanee e coltivate.

Api, impollinazioneUn’altra importante azione che svolge l’ape a livello ecologico deriva dal fatto che, in una giornata di lavoro, le api operaie che svolgono attività "bottinatrice", escono dall’alveare ripetute volte entrando in continuo contatto con l’ambiente circostante, e venendo così a contatto con altre sostanze che vengono trasportate all’interno dell’alveare. L’alveare può così risultare una preziosa fonte di informazione rispetto alla presenza di sostanze inquinanti nell’aria e l’ape, con i suoi continui voli di esplorazione, diventa una vera e propria sentinella ambientale.

Il grave campanello d'allarme che sta ora suonando e che deve portare tutti a riflettere, è che negli ultimi 20 anni, a causa dei pesticidi usati in agricoltura, delle onde elettromagnetiche, di un acaro parassita detto Varroa destructor e del riscaldamento globale che sconquassa gli ecosistemi, in Europa e negli Stati Uniti molte specie  di api e di impollinatori  selvatici sono diminuite dal 70% al 96%,  provocando seri danni al settore agricolo.

Alcuni apicoltori hanno addirittura organizzato un "Servizio di impollinazione" con il quale un certo numero di famiglie di api viene portato nei frutteti o nei campi per l'intero periodo della fioritura.  Mentre nella Cina, afflitta da pesanti situazioni di inquinamento ambientale, si ricorre addirittura all'impollinazione manuale.

Per attirare l'attenzione sulla preziosa e insostituibile utilità di questo insetto, nel 2010 a Torino è nato l'apiario dell’Orto Botanico, grazie ad un progetto ideato da Lorenzo Domenis e Marco Cucco sull’esempio di innovative esperienze internazionali che hanno trovato in tetti, balconi, parchi e giardini delle maggiori metropoli mondiali (New York, Toronto, Londra, Parigi e Melbourne) uno spazio favorevole all’allevamento delle api.

Apiario Orto Botanico TorinoOltre a sfruttare le potenzialità nettarifere del capoluogo piemontese, l’installazione apistica costituisce oggi un polo didattico agro-zootecnico, capace di offrire agli allievi delle scuole torinesi e ai turisti in visita la dimostrazione pratica, nel pieno centro della città, delle tecniche tradizionalmente utilizzate in apicoltura.

Le famiglie di api, ospitate nella zona del Boschetto, producono un miele millefiori che si declina con aromi diversi dalla primavera all’estate, rispecchiando la varietà floreale e botanica dell’ambiente urbano: ai nettari dell’ippocastano, bottinati a fine aprile, seguono quelli dell’acacia e dell’ailanto in maggio, del tiglio e del castagno in giugno e luglio; con la melata, nella quale le api concentrano, in agosto, la linfa che geme dagli alberi, si conclude la stagione produttiva e gli sciami, dopo le grandi fatiche, possono finalmente immagazzinare scorte preziose in vista del lungo inverno subalpino.

Nel pomeriggio di ogni seconda domenica del mese, - 11 agosto, 8 settembre, 13 ottobre 2013 -  all’Orto Botanico torinese, sarà possibile assaggiare i mieli prodotti dalle arnie cittadine e partecipare alle visite guidate tra collezioni di piante e  spazi verdi, spiando le api in attività.

Inoltre vengono proposte istruttive attività didattiche per scuola primaria e secondaria di primo grado che prevedono un incontro di due ore in classe e un incontro di un’ora nel Boschetto dell’Orto Botanico. In classe viene presentata la società delle api e i loro prodotti principali. Nel Boschetto viene delineato il progetto urbano di produzione del miele cittadino e vengono mostrate le principali piante che producono il polline contenuto nel miele che si ottiene.

 Per approfondimenti: http://www.ortobotanico.unito.it/apicoltura/

 

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