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Il programma IPAZIA e il Centro UNESCO a Torino

Il Programma IPAZIA fa seguito alle conclusioni della Conferenza Mondiale UNESCO "La Scienza per il XXI secolo: un nuovo impegno", Budapest 1999, in relazione al tema Donne e Scienza e alla necessità di creare una Rete Internazionale di donne scienziato.

Ipazia visse ad Alessandria in Egitto a cavallo tra il quarto e il quinto secolo dopo Cristo. Per quindici secoli fu l'unico scienziato donna nella storia del mondo, e ancora oggi la sua fama è seconda soltanto a quella di Marie Curie.

raffaello ipazia Per questo motivo l'UNESCO ha pensato di dedicare a lei l'iniziativa di creare una rete mondiale di donne scienziato. Spesso le donne nel mondo scientifico sono state tenute in ombra e i loro risultati posti in secondo piano rispetto a quelli dei colleghi uomini. Per attivare un'azione concreta e coordinata di "riscatto scientifico" si è dovuto attendere sino al 1999, quando nell'ambito del Piano d'Azione della Conferenza Mondiale UNESCO sulla Scienza di Budapest (giugno-luglio 1999) è stata avanzata la richiesta in merito alla creazione della rete internazionale "Donne e Scienza".

Questo ha significato mettere a servizio del Mediterraneo e del mondo, principalmente femminile, uno spazio fisico ed informatico di incontro e di confronto, nonchè organizzare e gestire un sito portale informatico per permettere alle donne scienziato di paesi diversi di lavorare insieme attraverso i moderni meccanismi di comunicazione on-line.

I principali strumenti utilizzati dall'UNESCO sono le tavole rotonde internazionali con tematiche generali.

Il Sito Internet www.womensciencenet.org è il portale di comunicazione della rete IPAZIA-UNESCO che offre la possibilità alle reti di donne scienziato già esistenti ed alle specialiste in generale di lavorare insieme su temi UNESCO. ipazia E' invece attraverso la programmazione di corsi di formazione per formatrici nei campi della scienza e alla crescita di donne leader che si cerca di creare gruppi nazionali di appoggio alle istituzioni per la formazione a catena.

Il Centro UNESCO di Torino si è di conseguenza attivato per favorire lo scambio di informazioni con i poli UNESCO ed ONU di Venezia e Trieste, allo scopo di creare soluzioni a partire da un patrimonio di esperienze il più ampio e ricco possibile e per far conoscere, in ambito internazionale, il grande apporto dato dalle istituzioni Piemontesi allo sviluppo e alla cooperazione. L'obiettivo è quello rappresentare un tramite di conoscenza e collaborazione tra la realtà piemontese e quella degli organismi internazionali.

Si è così attivata la consultazione tra i gruppi delle diverse regioni UNESCO per valutare i bisogni regionali più urgenti e decidere le iniziative da intraprendere regione per regione ed incoraggiare la creazione di legami a carattere progettuale tra i diversi Paesi partecipanti e di tali paesi con la Regione Piemonte.

Centro Unesco Torino Il Centro UNESCO di Torino gestisce il progetto IPAZIA attraverso le seguenti attività:

- Giornate di studio, seminari e tavole rotonde per la diffusione della scienza nelle diverse Regioni UNESCO.

- Programmi di promozione dell'apporto delle donne scienziato attraverso il network internazionale di IPAZIA:www.womensciencenet.org

- Corsi di formazione per formatrici e formatori.

- Borse di studio annuali per giovani ricercatrici che operino a vantaggio della pace e dello sviluppo.

- Ricerche e collaborazioni con università italiane e straniere rivolte ai giovani per incrementare la loro partecipazione alle carriere scientifiche.

IPAZIA vede come protagonisti principali sia le associazioni già costituite dedite al miglioramento delle politiche di sviluppo ad all'intercultura, sia le donne di spicco nel campo della scienza. Ci si augura anche la partecipazione di donne e uomini leader nella promozione delle pari opportunità nei paesi coinvolti. Per valorizzare il patrimonio di persone e relazioni intrecciatesi negli anni il Programma IPAZIA diverrà un'istituzione stabile, "Centro Internazionale IPAZIA - UNESCO per le Donne del Mediterraneo e dei Balcani" sotto la responsabilità del Centro UNESCO di Torino.

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