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I virus nei vegetali sotto la lente del CNR

Nell’ambito dell’iniziativa “le Settimane della Scienza” un percorso guidato nel centro di riferimento nazionale per la virologia vegetale.

L’Istituto di Virologia Vegetale - IVV, uno dei siti del CNR dell’area piemontese, ha partecipato all’iniziativa “Le settimane della Scienza 2007” organizzando tre giornate di visite guidate. L’attività dell’Istituto è focalizzata sullo studio dei virus e degli agenti fitopatogeni affini , come virussimili, viroidi, fitoplasmi, che hanno come ospiti le specie vegetali, coltivate e selvatiche, nelle quali si crea uno stato di malattia. Lo studio condotto dall’Istituto, come illustrato dal direttore Prof. Maurizio Conti, comprende la caratterizzazione dei virus ( la struttura delle particelle virali ), la biologia (quali piante infettano, con quali danni), la lotta (i mezzi di prevenzione), l’epidemiologia (come si diffondono in natura e negli stati endemici).

Un esempio attuale di malattia derivante da fitoplasmi è la cosiddetta flavescenza dorata, già presente nei vigneti piemontesi da anni e causa di ingenti danni alla viticoltura regionale, su cui stanno lavorando l’Università di Torino, l’IVV e il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte.

Per conoscere l’attività dei diversi settori dell’Istituto la visita è stata suddivisa in cinque tappe comprendenti il Laboratorio di Biologia molecolare, le serre, il laboratorio di Epidemiologia, il laboratorio di Sierologia, il laboratorio di Microscopia elettronica. Nel laboratorio di Biologia molecolare è stata sinteticamente spiegata la tecnica di ricerca del DNA virale con il metodo PCR, particolarmente utile in quei casi in cui i sintomi della malattia sono latenti e non evidenti. Nelle serre la visita ha permesso di osservare le tecniche di inoculazione di agenti virali su diverse specie di vegetali sani e gli effetti sullo sviluppo delle piante inoculate: soggetti poco sensibili o resistenti; soggetti mediamente sensibili, con reazioni diverse (arricciatura delle foglie, clorosi, bollosità); soggetti molto sensibili, in cui la morte avviene in pochi giorni dall’inoculazione. Nel laboratorio di Epidemiologia il ricercatore incaricato di accogliere i visitatori ha spiegato in modo efficace il complesso rapporto che si instaura tra i virus e i cosiddetti vettori di malattie virali, cioè gli insetti come coleotteri, aleurodidi, coccidi e spille, che visitano i vegetali e contribuiscono a infettarli. Presso il laboratorio di Sierologia sono stati presentati due metodi diagnostici normalmente utilizzati per individuare la presenza di particelle virali. Il mosaico del tabacco, una malattia virale Il metodo ELISA ed il "kit a flusso laterale", ovvero un metodo diagnostico rapido per virus delle piante del tipo “lateral flow”, che viene ampiamente descritto nel sito dell’Istituto, indicato in calce, alla voce “special topics”. La microscopia elettronica infine è stata l’oggetto dell’ultima parte della visita, come mostrato nell’apposito laboratorio, dove si procede alla caratterizzazione dei virus una volta che sono stati isolati nelle piante malate.

L’ Istituto si prefigge per il futuro di continuare ad effettuare la ricerca libera per poter alimentare e supportare la ricerca applicata, a cui sono sempre più interessati le attività produttive, come vivaisti e sementifici, e a cui si rivolgono con sempre maggiore impegno finanziario la Comunità Europea e gli Enti locali.

Per approfondimenti: Istituto di Virologia Vegetale

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