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Genius Loci. Tre storie d'inventori nell'area torinese ai tempi del Risorgimento

Dall'8 al 23 ottobre 2011 ad Avigliana - Torino - una mostra promossa dal Comitato ITALIA 150 in collaborazione con la Provincia di Torino per dare rilevanza, attraverso la storia di tre grandi scienziati, alla forte spinta innovativa presente sul territorio torinese in epoca Risorgimentale.

Genius loci” era per gli antichi romani un’entità naturale e soprannaturale legata al territorio e oggetto di Genius Loci - logoculto. Nel significato moderno designa lo spirito e il carattere di un luogo.

Prende avvio sabato 8 ottobre 2011 da Avigliana, Chiesa S. Croce, piazza Conte Rosso, la mostra itinerante Genius Loci, pensata nell’ambito degli eventi legati al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, come un’occasione per comprendere le trasformazioni che animarono l’Italia del Risorgimento anche grazie alla rilevanza dell’innovazione scientifica e tecnica presente nel territorio piemontese.  

In questo caso, in particolare, si coglie l’occasione per raccontare le storie di tre inventori che operarono nell’area torinese nel periodo Risorgimentale e che del Genius Loci furono incarnazione: Alessandro Cruto, Galileo Ferraris e Ascanio Sobrero.

Tutti e tre operarono in un’epoca che vide nascere, in Europa e negli Stati Uniti, la grande industria elettrotecnica ed ebbero essi stessi l’opportunità di raggiungere un grande successo industriale, ma, per motivi diversi, ebbero sopravvento i loro competitori stranieri.

La mostra è anche un momento importante per ricordare la centralità del territorio torinese in anni di grande impulso verso la costruzione della moderna Italia.  Grazie alla politica di apertura culturale e di accoglienza nei confronti degli “stranieri” instaurata dai Savoia,  e promossa in particolare dal Re Carlo Alberto, a Torino nasce e prospera l’Accademia delle Scienze, il soggetto artefice del grande impulso al sistema della conoscenza e dello scambio d’informazioni e relazioni internazionali. Il suo motto “Veritas et utilitas” è attuale ancora oggi, possiamo infatti tradurlo con “ricerca di base e ricerca applicata”.

Ciò che oggi è Internet, l’Accademia delle Scienze fu nel tempo che preparò e realizzò il Risorgimento e poi negli anni che costruirono l’Italia moderna: una RETE di relazioni virtuose che mise in contatto le incarnazioni del genius loci con il resto del mondo.

Ma veniamo ai tre personaggi che animano la mostra.

Cruto, Ferraris, SobreroAlessandro Cruto, nacque a Piossasco, vicino a Torino, il 18 marzo 1847, trentacinque giorni dopo Edison. Non riuscirà in tutta la vita a recuperare questo piccolo ritardo anagrafico.  Edison, infatti, accese la sua lampadina elettrica il 21 ottobre 1879, Cruto cinque mesi dopo, il 4 marzo 1880.   Nonostante la maggiore efficienza della sua lampadina, aveva un filamento migliore che le consentiva di far luce per 500 ore contro le 40 ore di quella di Edison, il merito di Cruto non venne riconosciuto e la sua fabbrica di lampadine sorta nella cintura di Torino venne assorbita dalla Philips.

Nato il 30 0ttobre 1847 a Livorno Ferraris, Galileo Ferraris è il padre dell’elettrotecnica. A lui si devono i trasformatori e i motori con induzione, indispensabili ancora oggi per il funzionamento di molti degli apparecchi indispensabili alla nostra vita quotidiana. Con questi dispositivi, nell’ottobre del 1884, Ferraris organizzò, tra Torino e Lanzo, la prima dimostrazione al mondo di trasmissione a distanza di energia elettrica alternata, seguendo un principio che é tuttora adottato. La dimostrazione avvenne alla presenza di una commissione internazionale.  Uomo schivo e credente nella missione del dotto, Ferraris mai volle trasformare in brevetti le sue idee proprio negli anni nei quali stava nascendo in tutta Europa e negli Stati Uniti una poderosa industria elettrotecnica: «gli altri facciano i denari, a me basta quel che mi spetta: il nome».

A diversità di quanto si creda la paternità dell'invenzione della nitroglicerina si deve ad un italiano, il piemontese Ascanio Sobrero, e non allo svedese Alfred Nobel. Fu Sobrero, originario di Casale Monferrato, a sintetizzarla per la prima volta e a scoprirne gli effetti vasodilatatori.  Lo svedese Nobel, ingegnere, nel 1851 venuto a conoscenza del lavoro di Sobrero, iniziò in diversi paesi la produzione in scala industriale del composto, pur riconoscendo al Sobrero la priorità della scoperta.

La mostra, che sarà esposta ad Avigliana sino al 23 ottobre 2011, è un evento promosso dal Comitato ITALIA 150 in collaborazione con la Provincia di Torino.  Curata da CentroScienza Onlus in collaborazione con:  Accademia delle Scienze di Torino, Ecomuseo Sogno di Luce, di Alpignano, Associazione amici di Avigliana, Comune di Avigliana, Ecomuseo Dinamitificio Nobel di Avigliana, Centro Museo e Documentazione Storica del Politecnico di Torino CEMED.

Genius Loci si inserisce nel progetto “2011 Itinerari” voluto dalla Provincia di Torino per coinvolgere oltre 200 comuni del territorio nelle celebrazioni di "Esperienza Italia 150", e fare in modo che non solo il capoluogo subalpino, prima Capitale dell'Italia unita, vivesse i momenti legati alla ricorrenza.  Tra gli 11 itinerari individuati uno è stato dedicato ai “Luoghi del sapere, della cultura, della scienza e della tecnica”.  La mostra è studiata per essere itinerante, a breve sarà disponibile il calendario dei successivi appuntamenti.

L’ingresso è libero, giorni e orari di apertura: venerdì, sabato e domenica, dalle 16 alle 19.

Su prenotazione per le scuole nei giorni feriali, tel.: 0119769117

 

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