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E' sempre su strada la seconda vita degli pneumatici

Il progetto TyRec4life, finanziato nell'ambito del programma europeo Life+, con la Provincia di Torino come capofila, prevede di usarli come componente dell'asfalto

Che fine fanno i milioni di pneumatici usurati che spesso vediamo accatastati in aree dismesse, o peggio, Pneumatici in discaricaabbandonati lungo le strade?  I dati forniti da Ecopneus parlano di circa 25 milioni di pneumatici dismessi annualmente in Italia (in Europa sono oltre 250 milioni), corrispondenti ad una massa di 400.000 tonnellate, delle quali un  45% viene avviato a recupero energetico (in Italia e all'estero), poco meno del 25% viene granulato e il 30% finisce ancora nelle discariche, spesso abusive,  nonostante il divieto imposto dalle indicazioni  dell’Unione Europea.

Eppure agli pneumatici fuori uso è possibile dare una seconda vita.  Come?  Triturandoli e mescolando il “polverino” ottenuto alle miscele di asfalto  utilizzate per gli strati superiori della pavimentazione stradale.

Questo trattamento permette non solo di riclicare una tipologia di rifiuto altrimenti difficile da smaltire, ma di ottenere anche importanti vantaggi, quali elevata durabilità della pavimentazione, aumento della resistenza alla fessurazione, elevate prestazioni funzionali e strutturali, buone caratteristiche di fonoassorbenza con una riduzione del rumore dovuto al traffico di veicoli, un miglioramento dell’aderenza dello pneumatico su strada e, nel contempo, un buon drenaggio dell’acqua piovana, con evidenti benefici impatti sulla sicurezza.

Tyrec4life - icona2Ed è proprio con l'obiettivo di sviluppare e implementare tecnologie innovative, in grado di estendere l'utilizzo del polverino da pneumatici fuori uso nelle pavimentazioni stradali, che la Provincia di Torino promuove il progetto, denominato TYREC4LIFE, finanziato nell’ambito del Programma Europeo LIFE+ 2010.     La Provincia di Torino, capofila del progetto, collabora con diversi partner: Politecnico di Torino, ASM spa (società per lo sviluppo del territorio, partecipata al 90% dal Comune di Settimo Torinese),  Centro Ricerche Fiat, Ceipiemonte (Centro estero per l'internazionalizzazione), Co.Ge.Fa. spa (azienda di costruzioni stradali),  Brillada Vittorio & C snc (azienda di costruzioni stradali).

Il progetto, inoltre, si avvale del supporto e del cofinanziamento di Ecopneus, società costituita dai principali produttori e importatori di pneumatici. Ha una durata di 36 mesi con un costo complessivo di circa 3,5 milioni di euro, co-finanziato per circa 1 milione e 200.000 euro dalla Comunità Europea

Operativamente verranno testate diverse miscele bituminose ottenute utilizzando la tecnologia “wet” (a Progetto Tyrec4life - asfalto testumido): il polverino viene incorporato nella fase legante delle miscele, adottando particolari accorgimenti per favorire la cosiddetta “digestione” dei granuli da parte del bitume.

Il progetto prevede, inoltre, di verificare la possibilità di utilizzare, per realizzare lo strato di sottofondo stradale normalmente costituito da materiali inerti provenienti da cave (ghiaia e sabbia), le scorie provenienti da  termovalorizzatore: anche questa parte del progetto è destinata a produrre evidenti benefici economici ed ambientali.

Il risultato finale sarà la pavimentazione di 5 km di strade con questo asfalto addizionato di pneumatici, per poter effettuare una sperimentazione operativa su scala non minima e consentire adeguati monitoraggi sul campo.  Sarà necessario, infatti, un costante controllo dell'evoluzione nel tempo delle caratteristiche fisiche delle pavimentazioni a seguito dell'usura meccanica e di quella legata ai fattori meterologici

Non solo, prima di validare un utilizzo esteso, dovranno essere monitorati gli eventuali effetti sulla salute conseguenti all'impiego del bitume additivato, sia per il personale che effettua la posa in opera, che per la popolazione in generale, controllando eventuali emissioni in atmosfera ed impatti su suolo e acque sotterranee.

Per passare al trasporto “gomma su gomma” è necessario ancora parecchio tempo.

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