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Dibattito Scienza

Nata da ricercatori, insegnanti, docenti, blogger e cittadini riuniti in un gruppo di Facebook, ora divenuto anche un sito, l'iniziativa 'Dibattito Scienza' vuole promuovere i temi della ricerca scientifica nel dibattito politico.

Il modello è quello del sito americano 'Science Debate', che da anni sollecita  i candidati alla presidenza degli Stati Uniti a esprimere il proprio punto di vista su temi legati alla scienza, alla tecnologia e alle politiche della ricerca.  

Dibattito Scienza - logoNato come un Gruppo Facebook, poco prima delle elezioni primarie del Centrosinistra, 'Dibattito Scienza' in poco tempo è riuscito ad aggregare oltre mille tra ricercatori, insegnanti, giornalisti, docenti universitari, blogger e semplici cittadini, accomunati da un forte interesse per l’interazione tra scienza e politica nel senso più nobile del termine.   Obiettivo dell'iniziativa è quello di far entrare nel dibattito politico l’approccio razionale alla risoluzione di alcuni problemi, tipico della ricerca scientifica, attraverso domande mirate e specifiche ai candidati delle elezioni politiche.  E' indubbio del resto che dal cambiamento climatico alle politiche sanitarie, dalle questioni di bioetica alle mappe sismiche, fino ai piani energetici, negli anni a venire la politica dovrà  sempre più nei prossimi anni elaborare programmi per affrontare problemi che richiedono solide competenze scientifiche e capacità di adottare decisioni razionali e competenti, non dettate dalla convenienza personale o dalla ricerca del consenso.

Visto il successo ottenuto con le "sei domande" sottoposte ai candidati delle primarie, hanno tutti risposto, dimostrando che la sensibilità verso questi temi incomincia a crescere anche da noi e trova spazio nell’agenda politica, si è deciso di ripetere l'esperienza con i candidati premier in corsa per le elezioni nazionali del 24 febbraio.

A questo scopo sono state individuate "dieci domande" da porre ai candidati alla presidenza del Consiglio e ai leader degli schieramenti in corsa per le prossime elezioni di febbraio ed è stato aperto un sito web con lo stesso nome: http://www.dibattitoscienza.it/.

Le domande sono state poi sottoposte a un sondaggio con cui qualunque utente ha potuto esprimere le proprie preferenze. Gli argomenti più gettonati sono stati nell'ordine: finanziamenti e riorganizzazione degli enti di ricerca pubblici; istruzione e cultura scientifica degli italiani; meritocrazia nelle università (ripartizione dei fondi e carriera dei docenti); politiche energetiche; fecondazione assistita e fine vita; gestione morfologica e geologica del territorio; fonti e distribuzione dell'energia; agenda digitale e banda larga; produzione e gestione dei rifiuti; incentivi per il rilancio della ricerca privata.

'Dibattito scienza', grazie alla partecipazione degli utenti web, propone nel suo sito anche un forum suddiviso in temi specifici (alimentazione, bioetica, medicina, ambiente, energia, istruzione, ricerca e tecnologia).

L'iniziativa rimarrà in attività anche dopo le elezioni, come “sentinella delle promesse” o delle dichiarazioni dei politici, in modo da aggregare i ricercatori, i comunicatori e chiunque voglia intervenire, e dare loro strumenti per l’interpretazione della realtà politica lontani dal chiacchiericcio quotidiano.

Per leggere le domande e partecipare al dibattito: http://www.dibattitoscienza.it/

 

 

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