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Dare ossigeno ai tumori, una nuova terapia dall'IRCC

Il ripristino dei livelli normali di ossigeno nei tessuti rende i tumori meno aggressivi e rallenta la progressione del cancro.

La crescita instancabile dei tumori si accompagna a un sovvertimento della normale struttura degli organi, generando una serie di alterazioni morfologiche tra cui il progressivo allontanamento della massa tumorale dai vasi sanguigni. Questo fa sì che i tumori solidi siano di solito scarsamente ossigenati, una condizione che tecnicamente viene definita "ipossia".

E' noto da tempo che i tumori più ipossici tendono ad essere anche quelli più aggressivi, caratterizzati da una prognosi peggiore rispetto ai tumori con livelli di ossigenazione simili a quelli dei tessuti sani. Rimane però da stabilire se l'ipossia sia la causa di questo andamento sfavorevole o se, al contrario, sia solo la conseguenza dell'espansione incontrollata del tessuto anomalo.

ossigenoterapia iperbarica Qualche approccio sperimentale, a dire il vero un po' maldestro, per chiarire questo dubbio è stato tentato negli anni passati, ad esempio sottoponendo i pazienti a iperossigenazione nelle camere iperbariche oppure trattandoli con l'eritropoietina, un ormone che aumenta il numero di globuli rossi in circolo e quindi facilita la cessione dell'ossigeno ai tessuti. In entrambi i casi però l'apporto di ossigeno in eccesso coinvolge tutto l'organismo, non solo il tumore, impedendo di trarre conclusioni affidabili sugli eventuali benefici di una riduzione terapeutica dell'ipossia tumorale.

Il gruppo coordinato dal Dottor Paolo Michieli all'IRCC - Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo - è riuscito a introdurre selettivamente nelle cellule tumorali la mioglobina, una proteina muscolare che trasporta e rilascia ossigeno, in maniera simile a quello che fa l'emoglobina nei globuli rossi. In questo modo, il tumore "respira" anche in condizioni di bassa tensione di ossigeno. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista The Journal of Clinical Investigation, ha dimostrato che i tumori con la mioglobina crescono più lentamente, invadono i tessuti circostanti in modo meno efficace e sono meno vascolarizzati, riducendo in questo modo la possibilità che le cellule neoplastiche possano raggiungere il torrente circolatorio e da qui disseminare a distanza.

I ricercatori hanno quindi provato che la prognosi negativa dei tumori ipossici è in effetti legata alla scarsa concentrazione di ossigeno, e che la correzione di questo stato di ipossia tramite il ripristino dei livelli normali di ossigeno nei tessuti (ad esempio con la mioglobina) rende i tumori meno aggressivi e rallenta la progressione del cancro.

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