Articoli

Dalla NASA arrivano i camper spaziali

I classici e collaudati rover delle Missioni Apollo cedono il passo a nuovi moduli concepiti come i comuni camper, così da offrire agli astronauti maggiore sicurezza e comfort.

A più di trent’anni dall’ultima missione del Progetto Apollo, finalizzato all’esplorazione del suolo lunare, e con ben dieci di anticipo sul prossimo viaggio alla volta dell’unico satellite naturale della Terra, la NASA scopre le carte e mostra i frutti di una ricerca tecnologica e scientifica che non ha mai conosciuto pause, presentando al mondo i nuovi mezzi che saranno dati in dotazione agli astronauti per muoversi sulla superficie della Luna. Logo Missioni Apollo Oltre ai già collaudati rover utilizzati durante le missioni Apollo, telai motorizzati a due posti sui quali gli esploratori spaziali stavano seduti indossando le proprie tute, la NASA ha previsto l’impiego di mezzi molto simili a un camper, che garantiranno un’autonomia di spostamento dalla base lunare di circa 200 chilometri. I vecchi rover infatti consentivano agli astronauti di allontanarsi dal modulo di riferimento per non più di 5 o 6 chilometri, una distanza che avrebbe permesso un relativamente rapido rientro in caso di avaria meccanica.

I camper spaziali sono progettati come veri e propri laboratori mobili. La cabina pressurizzata permette agli astronauti di stare al loro interno senza tuta e lo spazio a disposizione è tale da garantire la presenza di quattro persone. Ogni modulo in realtà è pensato per ospitare due astronauti, ma poiché nei piani della NASA i veicoli si muoveranno sempre in coppia, i due posti in più rappresentano una garanzia nel caso in cui uno dei mezzi resti in panne e sia necessario accogliere gli occupanti sull’altro per permettere il loro rientro alla base. Un accorgimento studiato in seguito all’accertamento dei disturbi causati dall’inalazione della polvere lunare prevede che le tute degli astronauti siano collocate all’esterno del rover, potendo però essere indossate direttamente dall’interno, così che la polvere lunare non penetri nel modulo abitativo. Sei ruote, ciascuna delle quali mossa da un motore indipendente per assicurare che il veicolo possa continuare a viaggiare anche in caso di guasto simultaneo di uno o più motori, garantiscono la spinta motrice del rover.Rover Missioni Apollo

A fianco di queste innovazioni per quanto riguarda la parte dei mezzi di trasporto, la NASA sta mettendo a punto nuove tute spaziali caratterizzate da elevata vestibilità, così da permettere agli astronauti una maggiore libertà e fluidità di movimenti rispetto ai loro predecessori delle Missioni Apollo. Inoltre è di questi giorni la sperimentazione del paracadute che consentirà un atterraggio sicuro e “morbido” ad Ares 1, la navicella che riporterà gli uomini dalla Luna sulla Terra.

La prima missione lunare prevista è fissata per la fine del prossimo decennio e l’area individuata per un insediamento temporaneo è quella in prossimità del Cratere Shackleton, che si trova vicino al Polo Sud, dove vi è luce per quasi tutto l'anno. Qui gli astronauti condurranno ricerche scientifiche e test tecnologici per la futura esplorazione marziana. In seguito, dopo che la sonda Lunar Reconnaissance Orbiter, in orbita dal prossimo anno, avrà effettuato un’accurata esplorazione dell’intera superficie lunare, sarà deciso il luogo in cui installare una base permanente.