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Con AMS a caccia di antimateria

Il rivelatore di particelle AMS è il frutto di una collaborazione internazionale in cui l'Italia ha un ruolo di primo piano.

Spetterà all'astronauta italiano Roberto Vittori portare AMS -  Alpha Magnetic Spectrometer, il "cacciatore di antimateria",  sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Lo farà grazie all'ultimo volo dello Shuttle Endeavour, in partenza a fine aprile 2011.

AMS - Alpha Magnetic SpectrometerAMS,  è frutto di una collaborazione internazionale in cui l'Italia ha un ruolo di primo piano, con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il compito di AMS sarà quello di cercare nello spazio tracce di quelle particelle ancora sconosciute da cui ci aspettiamo informazioni importanti sulla storia del nostro Universo.

AMS  è un rivelatore di particelle progettato specificamente per essere collocato sulla Stazione Spaziale Internazionale, l’avamposto dell’uomo nello spazio, che orbita a 400 km di altezza dalla Terra.  Da lì, AMS cercherà di scoprire la materia dietro le porte dell’ignoto.

AMS intercetterà e identificherà con i suoi rivelatori tipi di particelle elementari che non si possono riprodurre sulla Terra con gli acceleratori. Particelle che potrebbero rivelare l’esistenza di antistelle e antigalassie o darci qualche indizio in più sulla natura della materia oscura, che dovrebbe costituire gran parte di tutto l’Universo.

O ancora, particelle composte di materia ultradensa costituita dai quark “strani”, uno stato della materia ipotizzata da alcuni fisici, i cui frammenti vengono chiamati strangelet.  AMS registrerà il passaggio di decine di miliardi di raggi cosmici provenienti dalle profondità dello spazio, misurandoli prima che si scompongano o si annichiliscano nell’interazione con l’atmosfera del nostro pianeta.

Shuttle e ISSSetacciando e analizzando questa enorme quantità di dati con tecnologie avanzatissime, i ricercatori sperano di trovare tracce preziose di questa materia sconosciuta, di poterla misurare e comprendere, in uno straordinario sforzo scientifico e di conoscenza.

Un’esplorazione che durerà anni, un’impresa alla quale l’Italia partecipa sia con i suoi ricercatori, sia con i suoi astronauti. AMS nasce dalla collaborazione di 16 Paesi e l'Italia, come detto,  è in prima fila. Il responsabile della collaborazione è il premio Nobel Samuel C.C. Ting, del MIT e del CERN, mentre il vice responsabile è l’italiano Roberto Battiston, fisico dell’INFN e docente all’Università di Perugia.

I ricercatori italiani hanno progettato e realizzato alcuni tra i principali sistemi di identificazione dei raggi cosmici: il Time of Flight, il Tracciatore al Silicio, lo Star Tracker, il RICH e il Calorimetro Elettromagnetico. Anche le imprese italiane, soprattutto PMI, hanno avuto un ruolo importante nel progetto AMS, lavorando alla costruzione di diversi apparati ad alta tecnologia dell’esperimento.

Oltre a Vittori che accompagnerà lo strumento con il volo STS-134 dello Shuttle, sarà italiano anche l'astronauta che lo riceverà sulla ISS, Paolo Nespoli.  Il nostro Paese è il primo contributore ad AMS, con circa il 25% del costo totale dell’impresa, valutabile complessivamente intorno al miliardo e mezzo di euro tra investimenti e costo del personale, nel corso di 16 anni.

 

 

 

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