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Astronauta europeo sulla luna nel 2030

I progetti dell'Agenzia spaziale italiana e di quella europea. In vista anche lo sbarco su Marte

Un astronauta europeo sulla Luna nel 2030: Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa) puntano a futuri programmi spaziali di esplorazione umana, e il Parlamento europeo guarda con interesse a future missioni di esplorazione con uomini a bordo, verso Marte. L'Europa si prepara alla futura esplorazione umana in un momento in cui la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) si prepara ad entrare nel pieno della sua attivita', ma e' anche piu' vicina al termine della sua vita operativa, attualmente previsto per il 2015. E l'esplorazione umana e' stata considerata con successo anche in una delle ultime riunioni ministeriali dell'Esa. Astronauti sulla Luna

"A mio avviso inviare un astronauta europeo sulla Luna nel 2030 diventa un obiettivo possibile", dice la responsabile del direttorato dell'Esa per il Volo umano, Simona Di Pippo.

"Senza dubbio - aggiunge - ci stiamo preparando a un futuro di esplorazione con giovani astronauti". Lo stesso stanno facendo le altre grandi agenzie spaziali del mondo. L'esplorazione umana, insomma, si fara' e l'Europa non intende essere tagliata fuori. Il primo passo sara' considerare la partecipazione al programma mondiale di esplorazione ad un livello minimo comparabile con il ruolo avuto sulla ISS, pari ad almeno il 10%. "Si sta lavorando a questo obiettivo, in vista della ministeriale del 2011", rileva l'esperta.

Che attenzione e interesse sulle missioni umane siano alti in Europa emerge chiaramente da alcune decisioni della ministeriale Esa: "sicuramente e' stato dato pieno sostegno all'uso della Stazione spaziale, i cui costi sono stati coperti al 100% per i prossimi anni", osserva Di Pippo. E' stato anche assegnato un finanziamento di 20 milioni per la fase A del veicolo di rientro Advanced Re-entry Vehicle (Arv). E si sono assegnati 18 milioni per lo sviluppo tecnologico collegato alla proposta presentata dalla Germania per fare un lander lunare. "Un progetto – rileva - che attrae interessanti collaborazioni, come emerge dalle posizioni espresse da Nasa, Canada e Giappone". Inoltre Italia, Francia e Germania hanno supportato con due milioni a testa gli studi di scenario per l'esplorazione umana a lungo termine. Intanto si pensa a prolungare la vita operativa della Iss dal 2015 al 2020: una prima verifica e' prevista nel 2010. "Dovremo decidere nel prossimo futuro che cosa fare: se sviluppare un'infrastruttura in orbita bassa che funzioni come spazioporto, se costruire una base lunare, come farlo, e con che tempi".

Tra i progetti per il dopo-Stazione spaziale c'e' quello di inviare un astronauta europeo sulla Luna nel 2030. " In linea di principio - osserva Di Pippo - l'Europa ha tutte le carte per raggiungere questo obiettivo: c'e' la tecnologia per avere un lanciatore, con la versione modificata dell'Ariane 5, c'e' la capacita' di attraccare alla Iss con l'Atv", il Veicolo di trasferimento automatico ora utilizzato come cargo per portare attrezzature e materiali sulla Iss. Manca una capsula di rientro che, secondo l'esperta, potra' essere sviluppata in pochi anni.

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