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Alle Molinette il cuore si monitora dall'interno

Impiantato all'ospedale torinese, per la prima volta in Italia, il più piccolo monitor cardiaco sottocutaneo

Il più piccolo sistema di monitoraggio cardiaco iniettabile sottocute sostituisce l'Holter: per tre anni può comunicare da remoto (telemedicina) i dati ECG del paziente al medico per diagnosticare correttamente l’aritmia ed adottare la soluzione terapeutica più adatta.

Sistema monitoraggio cardiaco sottocute - Ospedale Molinette TorinoE' stato iniettato sottocute per la prima volta in Italia il più piccolo monitor cardiaco al mondo, presso la Cardiologia universitaria dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. E’ molto più piccolo di una pila alcalina ministilo, ma è in grado di monitorare il cuore del paziente per tre anni. Si chiama Reveal LINQ, viene iniettato sottocute con una siringa e rivoluziona il monitoraggio cardiaco a distanza (telemedicina), migliorando la diagnosi per alcune delle patologie più pericolose e difficili da riconoscere quali la sincope e la fibrillazione atriale.

I primi impianti in Italia di questo innovativo sistema, che ha da poco ottenuto l’autorizzazione CE, sono stati effettuati con successo presso l’ospedale torinese su due pazienti con sincope e sospetta fibrillazione atriale silente.  L'equipe del professor Fiorenzo Gaita, Direttore del reparto di Cardiologia Universitaria, ha iniettato il dispositivo  in pochi minuti con una speciale siringa appena sotto la pelle del paziente, nella parte pettorale sinistra, attraverso una piccola incisione inferiore ad un centimetro.

Il sistema Reveal LINQ comprende anche il nuovo monitor esterno di telemedicina MyCareLink che, posizionato presso l’abitazione del paziente, trasmette i dati diagnostici direttamente all’ospedale, utilizzando la tecnologia cellulare per la telefonia mobile globale.

Monitoraggio cardiaco in remotoTutta l’attività cardiaca del paziente sarà quindi registrata per i prossimi tre anni, proprio come una perfetta “microspia” che, attraverso il sistema esterno di telemedicina, farà pervenire i dati diagnostici da casa in ospedale. Il dispositivo, oltre a confermare con precisione la diagnosi di sospetta fibrillazione atriale, è di grande aiuto nel valutare l’efficacia della strategia terapeutica adottata, sia essa di tipo farmacologico o di tipo interventistico.

Nella fibrillazione atriale, che rappresenta la più comune forma di aritmia con 610.000 pazienti affetti in Italia ed oltre 50 mila nuovi casi diagnosticati ogni anno, le camere superiori ed inferiori del cuore non battono in modo sincrono. Un ritmo rapido e disorganizzato affligge l’abilità del cuore a svolgere le normali funzioni: gli atri si contraggono rapidamente e caoticamente, favorendo la formazione di coaguli di sangue, i ventricoli si riempiono con meno sangue e lavorano meno efficacemente determinando una perdita di funzionalità cardiaca.

Il 70 per cento dei pazienti percepisce la fibrillazione atriale come un battito cardiaco veloce e irregolare, mentre nel 30 per cento dei casi la fibrillazione atriale induce sintomi sfumati o decorre in modo del tutto asintomatico. La fibrillazione atriale è la causa di un terzo degli ictus in tutto il mondo ed i pazienti affetti presentano un rischio di ictus 5 volte maggiore nonché un aumento del rischio di scompenso cardiaco e di morte cardiaca improvvisa rispetto a chi non ne soffre.

Un studio del gruppo del prof. Gaita, appena pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, dimostra che non solo la fibrillazione atriale è causa di ictus, ma che è anche responsabile di eventi ischemici cerebrali silenti, che causano una ridotta capacità cognitiva dei pazienti con fibrillazione atriale.

Pronto soccorso cardiacoI primi episodi di fibrillazione atriale sono tipicamente di breve durata e si risolvono spontaneamente. Con la progressione della malattia, gli episodi aumentano di frequenza e perdurano per più tempo. Di conseguenza, la diagnosi di fibrillazione atriale molto spesso non viene effettuata nelle prime fasi della malattia, ma solo quando gli episodi presentano una durata almeno giornaliera e divengono documentabili con un semplice elettrocardiogramma. L’obiettivo da perseguire per ridurre il rischio di ictus ed il progressivo affaticamento dell’organo cardiaco è quello di diagnosticare la fibrillazione atriale il più precocemente possibile. Per tale motivo, è stato inizialmente utilizzato il monitoraggio elettrocardiografico secondo Holter, capace di registrare il battito cardiaco per un’intera giornata. Il limite principale di questa tecnologia è però rappresentato dalla registrazione sporadica del battito cardiaco; sono effettivamente monitorate solo poche ore nell’arco di un intero anno ed aumenta così il rischio di sottostimare la reale incidenza della patologia.

La ricerca e lo sviluppo hanno recentemente reso disponibile questo innovativo sistema mininvasivo di piccolissime dimensioni e di efficacia superiore.  Il paziente non subisce alcuna restrizione nelle proprie attività quotidiane e la sua attività cardiaca viene registrata  mostrando dati relativi alla vita reale.

Il sistema non prevede e non richiede cavi o elettrodi per monitorare il ritmo cardiaco. Inoltre il monitor impiantabile rappresenta il massimo standard per la diagnosi della sincope cardiaca perché monitorizza l’ECG in modo prolungato.

 

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