Articoli

Al NICO si indaga sui misteri del cervello

L'Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri-Ottolenghi è un centro in cui si affiancano allo studio dei processi biologici fondamentali alla base della funzione nervosa, attività rivolte a comprendere i meccanismi patogenetici e sviluppare strategie terapeutiche innovative per diverse patologie del sistema nervoso, come Alzheimer e sclerosi multipla.

A Orbassano, comune della cintura torinese, è operativo ormai da due anni (venne inaugurato il 27 settembre 2010) un istituto all'avanguardia in cui i ricercatori indagano la struttura e la funzione del sistema nervoso, i processi patologici e degenerativi e i meccanismi di rigenerazione e riparazione, al fine di sperimentare strategie terapeutiche innovative per le patologie neurodegenerative e neuropsichiatriche.

Nico logoE' il NICO (Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi), istituto scientifico della fondazione Cavalieri Ottolenghi.

Negli ultimi decenni le ricerche condotte nel campo delle Neuroscienze hanno portato a una conoscenza sempre maggiore e dettagliata del cervello: sono state studiate le basi genetiche, cellulari e molecolari di come si sviluppa il sistema nervoso; le cellule staminali neurali sono state isolate per generare nuovi metodi per la cura delle malattie neurologiche e sono nati nuovi approcci per la loro prevenzione.

Molto si può ancora fare però. Cercare di raggiungere la piena conoscenza dello sviluppo e dell’accrescimento del sistema nervoso è fondamentale sia per capire come si generano certe malformazioni prima della nascita o nel corso dell’intera vita dell’uomo, sia per indagare come lo si possa aiutare ad auto-ripararsi in alcuni tipi di patologie.

Per fare questo, in molti Istituti nel mondo, è nata la necessità di usare un approccio nuovo, "multidisciplinare", in cui l’aggregazione e l’interazione di ricercatori in anatomia, fisiologia, farmacologia e biochimica ha permesso di studiare il problema sia da un punto di vista biologico sia applicativo e cliNICOnico.

Il NICO è uno di questi. Per raggiungere al meglio questi obiettivi, l'Istituto è stato organizzato in tre piani: nel primo vi è il centro per gli esperimenti e l'acquisizione ed analisi di immagini; il piano terra ospita il laboratorio clinico per la diagnosi di malattie quali ad esempio la sclerosi multipla, quello di biologia cellulare e uno spazio per le conferenze; nel piano superiore sono invece presenti un laboratorio di neuroanatomia, uno di biologia molecolare e di elettrofisiologia.

In questi spazi vengono studiate, per fare solo alcuni esempi, le disfunzioni dei segnali elettrici delle cellule nervose implicate nel morbo di Alzheimer, per scoprire in che modo le lesioni cerebrali presenti in questa malattia provocano i disturbi di memoria e di altre funzioni cognitive fino a causare demenza; un gruppo di ricercatori indaga invece gli aspetti neuroendocrinologici del sistema nervoso, ovvero l’influenza che gli ormoni esercitano sull’attività cerebrale; altri come gli stimoli provenienti dal mondo esterno condizionino il funzionamento e le capacità riparative del nostro cervello e la rigenerazione dei processi nervosi.

Inoltre, al fine di comprendere i meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nella risposta Neuroscienzebiologica e clinica alle diverse terapie oggi disponibili per le malattie neurali, un gruppo di ricerca lavora a contatto diretto con i pazienti dell’ospedale San Luigi Gonzaga. Con l'aiuto di equipe di medici di microchirurgia vengono studiate anche strategie innovative per promuovere la rigenerazione nervosa, basandosi sui moderni principi dell'ingegneria tissutale.

Recentemente sono stati resi noti i risultati di uno studio condotto in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino e il Brain Research Institute di Zurigo. L'oggetto della ricerca è stato il NoGoA, una molecola in grado di limitare l'espansione e la proliferazione delle cellule malate. 

I ricercatori del NICO sono anche impegnati attivamente nella divulgazione della conoscenza scientifica e delle loro esperienze nel campo della ricerca. A febbraio 2013 è previsto il meeting internazionale Steroids and nervous system, organizzato in conferenze e seminari, che si terranno in 4 giorni, dal 16 al 20 del mese. Sabato 9 marzo si svolgerà invece la selezione italiana per le Olimpiadi delle Neuroscienze, la  competizione che mette alla prova i ragazzi delle scuole medie superiori sul grado di conoscenza della scienza che studia il cervello. 

Per maggiori informazioni: www.nico.ottolenghi.unito.it

Suggerimenti