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2007: International Heliophysical Year (IHY)

La comunità scientifica mondiale commemora il cinquantesimo anniversario del lancio dello Sputnik e l'inizio delle attività di studio legate alle scoperte spaziali.

Il 4 ottobre del 1957 la Russia lanciò in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik (dal cirillico Спутник, compagno di viaggio e per estensione satellite), cogliendo in contropiede gli Stati Uniti e aprendo ufficialmente l’epoca delle esplorazioni spaziali. Nello stesso anno quasi 60.000 scienziati di 67 paesi diedero il via ai lavori dell’International Geophysical Year, un programma mondiale dedicato allo studio dell’impatto della meteorologia spaziale sul pianeta Terra. La meteorologia spaziale è un fenomeno astronomico dovuto essenzialmente all’attività solare e ai raggi cosmici che provoca perturbazioni che producono effetti disturbanti sui sistemi di comunicazione e sulle condizioni meteorologiche e climatiche del nostro pianeta, con ricadute dirette sulle attività umane.Attività meteorologica spaziale

A distanza di cinquant’anni, nel corso di un convegno tenutosi a Vienna nel febbraio scorso, la comunità scientifica internazionale ha deciso di proclamare il 2007 International Heliophysical Year (IHY), per commemorare quello storico ciclo di attività e studi ampliando il programma di ricerca legato alla meteorologia spaziale al Sole e all’eliosfera, la regione che si estende dal Sole fino ai confini del sistema solare. «Cinquant’anni fa l’International Geophysical Year aveva contrassegnato l’inizio della visione della Terra nello spazio. Ora, con l’International Heliophysical Year, saremo in grado di studiare l’interconnessione dell’intero sistema solare», commenta Hermann Opgenoorth, capo della divisione per le missioni nel sistema solare dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). L’IHY è infatti un programma scientifico patrocinato dall’ONU che intende sfruttare il grande numero di satelliti spaziali e di osservatori terrestri attualmente disponibili per studiare il sistema Sole-Terra nella sua globalità.Attività solare

Le attività dell’International Heliophysical Year, che coinvolgono tutti i 191 paesi delle Nazioni Unite e ben 30 stati Europei tra cui l’Italia, procedono lungo due strade parallele: lo studio multidisciplinare del fenomeno della meteorologia spaziale e la divulgazione al grande pubblico delle scoperte effettuate. Il progetto scientifico dell'IHY è rappresentato dai Coordinated Investigation Programs (CIPs), programmi di ricerca che prevedono una collaborazione internazionale sui principali temi oggetto di studio, mentre l’attività divulgativa si articola in proposte per le scuole, alta formazione, cicli di conferenze e in un’iniziativa battezzata Open Doors Day, prevista il 10 giugno. L’Open Doors Day coinvolge tutti gli stati europei, sotto la supervisione di Jean-Louis Bougeret e Carine Briand, scienziati dell'Osservatorio di Paris-Meudon, in Francia, e ha per obiettivo di far entrare il pubblico negli istituti di ricerca per spiegare il significato del lavoro di un ricercatore e illustrare lo stato attuale delle conoscenze nel campo dell’eliofisica.

In Italia è prevista la partecipazione dei principali osservatori astronomici, tra cui l’Osservatorio Astronomico di Torino, che il 10 giugno sarà aperto al pubblico dalle 15 alle 18 per osservazioni del Sole e del pianeta Venere e per la presentazione di filmati multimediali sul Sole e sulle eruzioni solari, con immagini e riprese della sonda spaziale SOHO.

Per ulteriori informazioniwww.oato.inaf.it/divulgazione/odd/

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