Salvatore Tommasi nacque nei pressi dell'Aquila nel 1813, si laureò in medicina a Napoli nel 1838 e divenne professore presso la Facoltà di medicina dell'ateneo nel 1845. In seguito all'attività politica antiborbonica, nel 1848 perse la cattedra, fu imprigionato e poi esiliato.
Riparò a Torino, dove contribuì alla fondazione della Società delle scienze biologiche (1853-57), finché nel 1859, dopo l'annessione della Lombardia, ottenne la cattedra di clinica medica all'Università di Pavia. Nel settembre 1860 fu incaricato dal governo Cavour di intervenire nelle difficili trattative tra Vittorio Emanuele e Garibaldi e promosse l'annessione degli Abruzzi al Regno d'Italia. Nel 1865 occupò la cattedra di clinica medica a Napoli, dove rimase fino alla morte avvenuta nel 1888.
Nella capitale piemontese, oltre a promuovere l'attività scientifica con il suo contributo alla Società delle scienze biologiche, Tommasi redasse la seconda (1852) e la terza (1860) edizione della sua opera principale,
Dopo il ritorno a Napoli divenne alfiere della diffusione del darwinismo in Italia. Nel 1866 pronunciò una prolusione accademica,