Dossier

Torino e il Piemonte nella storia dell’informatica

Le macchine per scrivere e le calcolatrici meccaniche Olivetti

Olivetti - Fabbrica Nel 1908 l'ingegner Camillo Olivetti fonda a Ivrea, a 40km. da Torino la Ing. C. Olivetti e & S.p.A., prima fabbrica italiana di macchine per scrivere. L'Azienda annovera 20 dipendenti e dispone di una struttura produttiva allocata in una officina meccanica di circa 500 mq.

La capacità produttiva è dell'ordine di 20 macchine per scrivere alla settimana.

Il primo modello innovativo, chiamato M1, è presentato nel 1911 all'Esposizione Universale di Torino. Olivetti M1 E' il gioiello della tecnologia meccanica di quegli anni, che riscuote subito molto successo sul mercato. Il successo consente una rapida espansione dell'Azienda che nell'arco di pochi anni amplia il suo catalogo prodotti con nuovi modelli innovativi ed apre in tutto il mondo nuovi impianti produttivi e nuove filiali commerciali.

Tra i molti prodotti che riscuotono successo sul mercato meritano di essere ricordati l'MP1Macchina da scrivere portatile Olivetti , la prima macchina per scrivere portatile, prodotta tra il 1932 e il 1935; la Lexicon 80, del 1948, nota per l'eleganza del design; la lunga serie delle calcolatrici meccaniche, dalla Divisumma 14 del 1948, la prima calcolatrice del mondo capace di eseguire le quattro operazioni elementari di somma, sottrazione, moltiplicazione e divisione alla Divisumma 24 del 1956, che in tutto il mondo fu per molto tempo considerata sinonimo di calcolatrice.Divisumma Olivetti

Protagonisti di quei successi industriali furono Camillo Olivetti, il figlio Adriano, che gli subentrò, e molti progettisti, autentici geni della meccanica, come Natale Cappellaro che fu assunto in Olivetti come operaio e divenne direttore generale dell'Azienda, in virtù di molte doti, prime fra tutti il rigore scientifico e la creatività.

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